Non preoccupatevi, non vi parlerò di politica. Il voto di cui
parliamo è un altro. Si tratta di voto nel senso sacro del termine, inteso come
promessa, dedizione.
E’ un gioco di parole che abbiamo preso in prestito da Alessandro
Bergonzoni.
Avete capito bene: vastità, non castità!
Avete capito bene: vastità, non castità!
Apertura non chiusura, desiderio di conoscere tutto, non
rinuncia a qualcosa.
Un voto che ci impegna all’attenzione verso ciò che ci circonda
perché vogliamo essere protagonisti della nostra vita, perché vogliamo che non
ci sfugga nulla del nostro viaggio.
Allora accogliamo l’invito dell’artista bolognese a “stare
colmi”, a “…non distogliere mai gli occhi dal tutto”, perché tutto “urge”:
“Stai colmo! Questo mi sono detto nel fare voto di vastità,
scavando il fosse, usando il confine tra sogno e bisogno (l’incubo è
confonderli).
Come un intimatore di alt, come un battitore di ciglia che mette
all’asta gli apostrofi delle palpebre, come l’inventore del cuscino
anticalvizie o del transatlantico anti aggressione, come chi è posseduto da
sciamanesimo estatico, a suon di decibellezze da scorticanto, come giaguaro che
diventa uno degli animali più lenti se in ascensore e come lumaca che diventa
uno dei più veloci se in aereo, così tra tellurico e onirico, tra lo scoppio
delle alte cariche dello stato (delle cose), tra me e me, in uno spazio da
antipodi, in un limbo dell’imparadiso (infermo di mente più che fermo di
mente), ho avuto un sentore: urge.”
http://alessandrobergonzoni.it
Alessandro Bergonzoni
Foto Fonte:
http://www.lonelyplanetitalia.it

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