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venerdì 17 gennaio 2014

Una vita da Tasso (elogio della leggerezza)






Una vita da Tasso (elogio della leggerezza)

 

Mi presento: il mio nome per gli amici più intimi è “Tasso”, anche se nei salotti scientifici mi chiamano col più altisonante appellativo di “Verbascum Thapsus”.

Vengo definito anche “Barbasso”, per via della peluria che ricopre le mie foglie. Sono molto diffuso in tutta Europa, possiedo molteplici proprietà curative e, secondo la florigrafia, l’arte di dare un significato ai fiori, i miei rappresenterebbero il “sollievo”.

Ma ora basta con i convenevoli, iniziamo immediatamente la nuova avventura di questo blog con qualche riflessione sulla leggerezza.

Stasera piove e, mentre osservo la pioggia cadere impalpabile sull’asfalto, penso che in questo periodo vorrei essere come quelle gocce leggere e silenziose.

E poi penso anche a Calvino che, a metà degli anni 80, fu invitato dall’Università di Harvard a tenere una serie di conferenze sul nuovo millennio. Scelse sei parole chiave: la prima fu appunto “leggerezza”.

Calvino spiega come il concetto di leggerezza abbia influito sul suo modo di scrivere:

“…la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città, soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio”.

Non voglio annoiarvi, se vi interessa il tema andate a leggere “Lezioni Americane”, il libro che raccoglie le sue conferenze.

La riflessione di stasera è semplicemente questa: vivere la propria esistenza è come scrivere un racconto, si può far indugiare la penna descrivendo gli aspetti più pesanti o si può farla danzare sul foglio “togliendo peso”, liberando le zavorre che la incatenano a terra.

Questo non significa essere superficiali ma, come scrive ancora il nostro poeta:

“…planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore...”.

E’ difficile, lo so, ma in fondo è l’unica condizione ragionevole per vivere una vita possibile e rappresenta lo scopo ultimo, il filo rosso che lega tutto ciò che troverete su questo blog.

Venite spesso a trovarmi e vi regalerò quanto di più prezioso possiate desiderare: la leggerezza.

Stasera mi congedo da voi  con le parole e la musica di Gianmaria Testa.






http://youtu.be/NFP_GrzWylg

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