Una vita da Tasso (elogio della
leggerezza)
Mi
presento: il mio nome per gli amici più intimi è “Tasso”, anche se nei salotti scientifici mi chiamano col più
altisonante appellativo di “Verbascum
Thapsus”.
Vengo
definito anche “Barbasso”, per via della
peluria che ricopre le mie foglie. Sono molto diffuso in tutta Europa, possiedo
molteplici proprietà curative e, secondo la florigrafia, l’arte di dare un
significato ai fiori, i miei rappresenterebbero il “sollievo”.
Ma
ora basta con i convenevoli, iniziamo immediatamente la nuova avventura di
questo blog con qualche riflessione sulla leggerezza.
Stasera
piove e, mentre osservo la pioggia cadere impalpabile sull’asfalto, penso che
in questo periodo vorrei essere come quelle gocce leggere e silenziose.
E
poi penso anche a Calvino che, a metà degli anni 80, fu invitato
dall’Università di Harvard a tenere una serie di conferenze sul nuovo
millennio. Scelse sei parole chiave: la prima fu appunto “leggerezza”.
Calvino spiega come il concetto di leggerezza
abbia influito sul suo modo di scrivere:
“…la
mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato
di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città,
soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al
linguaggio”.
Non
voglio annoiarvi, se vi interessa il tema andate a leggere “Lezioni Americane”,
il libro che raccoglie le sue conferenze.
La
riflessione di stasera è semplicemente questa: vivere la propria esistenza è
come scrivere un racconto, si può far indugiare la penna descrivendo gli
aspetti più pesanti o si può farla danzare sul foglio “togliendo peso”,
liberando le zavorre che la incatenano a terra.
Questo non significa essere superficiali ma,
come scrive ancora il nostro poeta:
“…planare
sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore...”.
E’
difficile, lo so, ma in fondo è l’unica condizione ragionevole per vivere una
vita possibile e rappresenta lo scopo ultimo, il filo rosso che lega tutto ciò
che troverete su questo blog.
Venite
spesso a trovarmi e vi regalerò quanto di più prezioso possiate desiderare: la
leggerezza.
Stasera
mi congedo da voi con le parole e la
musica di Gianmaria Testa.
http://youtu.be/NFP_GrzWylg
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